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Apparato tegumentario ed epilazione permanente a luce pulsata

di Felicia Sabau

 

Apparato tegumentario ed epilazione permanente a luce pulsata

L’apparato tegumentario è costituito dalla pelle, o cute, che riveste tutta la superficie corporea e si continua a livello degli orefizi naturali mediante un tessuto di transizione (pseudo-mucosa) fino alla mucosa che ne riveste le cavità interne come bocca, naso, orecchie,...

La pelle aderisce in modo diverso agli strati sottostanti, in certe zone l’aderenza è minima e la pelle è più mobile, in altre invece è molto più consistente ed è difficile da applicare, come ad esempio sul cuoio capelluto e sul palmo della mano.

Il suo spessore è individuale ed è di circa 1-2 mm ed il colore dipende da diversi fattori quali: razza, colore proprio degli strati più superficiali della pelle, il pigmento proprio della cute derivante dalla quantità e dalla qualità della melanina.

La cute è composta da tre strati fondamentali:

 

EPIDERMIDE:

è un epitelio stratificato composto di rivestimento formato da:

1)   Strato basale o germinativo : è situato sulla membrana basale che lo separa dal derma, è formato da una singola filiera di cellule cilindriche. In questa sede troviamo i melanociti (responsabili della produzione di melanina). Le cellule basali sono sottoposte ad un’incessante attività mitotica che trasferisce le cellule verso l’alto attraverso gli strati.

2)   Strato spinoso o Malpighiano: è il più spesso degli strati epidermici, la caratteristica di questo strato è la presenza di cellule con dei prolungamenti (o filamenti) simili ad un riccio che, andando più verso l’esterno, inizieranno a presentare dei granuli all’interno del citoplasma.

3)   Strato granuloso: in questo strato le cellule risultano appiattite con il nucleo che progressivamente va incontro ad atrofia, i filamenti scompaiono lasciando il posto a granuli di cheratoialina. La diminuzione degli spazi intercellulari dà luogo ad una riduzione del nutrimento cellulare con conseguente necrosi ed essiccamento.

4)   Strato lucido: strato di transizione difficilmente visibile.

5)   Strato corneo: qui le cellule hanno raggiunto lo stato di corneificazione e sono ormai scaglie di cheratina. Distinguiamo lo strato corneo compatto da quello disgiunto nel quale le cellule sono in sfaldamento.

La pelle è in continua rigenerazione, una sola cellula per compiere il percorso dallo strato basale a quello corneo ci mette circa 25-30 giorni.

 

MEMBRANA BASALE O DISGIUNZIONE DERMO-EPIDERMICA:

Situata tra derma ed epidermide, costituisce una sistema di permeabilità selettiva nel regolare gli scambi dermo-epidermici. L’epidermide non avendo vasi sanguigni riceve le sostanze nutritive dal derma e ne riversa quelle di scarto. Questa particolare struttura è costituita da una membrana basale composta da proteine e zuccheri ed ha funzione di:

-          Separazione: da tessuti diversi per struttura e funzioni

-          Aggancio: lega diversi strati alla cute

-          Filtrazione: permette scambi metabolici tra derma ed epidermide.

 

DERMA:

E’ lo strato sottostante l’epidermide e rappresenta il tessuto di sostegno della cute, alla quale conferisce resistenza ed elasticità.

 

È composto da:

-       Una componente fibrosa: formata da fibre collagene, fibre elastiche e fibre reticolari.

a)     Le fibre collagene: sono date dall’insieme di filamenti di collageno, ovvero una proteina che si trova anche nelle ossa, nella dentina, nei tendini, nei legamenti, ecc… le fibre collagene svolgono un ruolo di sostegno dei tessuti, forniscono infatti l’impalcatura della cute. Il collageno è una proteina con la capacità di legare l’acqua contenuta nella sostanza fondamentale divenendo così collagene solubile. Durante l’invecchiamento queste proteine perdono questa capacità trasformandosi in collagene insolubile. Intorno ai 30 anni si ha la massima produzione di collageno solubile ed elastina, infatti la pelle si presenta “sana e bella”, progressivamente però questa produzione cala ed aumenta la quantità di collageno insolubile che, essendo difficile da eliminare ed incapace di legare a sé l’acqua, causa la disidratazione del derma e provoca il cedimento dell’impalcatura della dermica con ptosi, smagliature, rughe,…

b)    Fibre elastiche: sono formate dall’elastina, ovvero una proteina che differisce dalle altre in quanto può sopportare uno stiramento bilaterale.

c)    Fibre reticolari: sono molecole di tropocollageno che si legano tra loro in senso orizzontale formando dei reticoli capaci di connettere e sostenere il tessuto.

d)    Sostanza fondamentale: è un gel che riempie gli spazi intercellulari ed è composto principalmente da: acqua, mucopolisaccaridi, ioni, glucosio e proteine plasmatiche. Ioni e mucopolisaccaridi svolgono un’importante funzione di regolazione dell’idratazione del derma e del passaggio di elettroliti, contiene inoltre glucosaminoglicani (GAG) come acido jaluronico con capacità igroscopica.

-          Una componente polimorfa composta da:

a)    Fibroblasti: atti alla sintesi di elastina, collagene e mucopolisaccaridi.

b)    Istiociti: cellule dotate di capacità di fagocitosi e pinocitosi

c)    Mastociti: atti alla sintesi di eparina, istamina, serotonina ed acido jaluronico

d)    Plasmacellule: ovvero le cellule adibite alla sintesi degli anticorpi.

e)    Cellule di origine ematica: come granulociti, neutrofili e linfociti.

Vi sono inoltre vasi sanguigni capillari ed organuli sensitivi come: i corpuscoli di Meissner (atti alla sensibilità tattile), i corpuscoli di Krause (per la sensibilità termica del freddo).

 

IPODERMA:

 

Rappresenta lo strato più profondo della cute e poggia sull’aponeurosi muscolare (ovvero la fascia connettivale che riveste i muscoli). È composto da grandi fasci di fibre collagene delimitanti lobi di tessuto adiposo. Qui i vasi sanguigni e linfatici sono di grosso calibro e c’è una sviluppata innervazione dello strato.

In questo strato hanno sede annessi cutanei come: follicolo pilo-sebaceo, ghiandole sudoripare e muscoli pellicciai.

 

Le funzioni dell’adipe contenuto in questo strato sono:

1)     Isolamento termico, delimitando la dispersione del calore

2)     Funzione meccanica di sostegno, in difesa degli apparati interni da urti e traumi

3)     Riserva energetica

 

La distribuzione degli adipociti è di trasmissione ereditaria e varia a seconda di fattori come razza, sesso, regione corporea,… infatti l’adipe contribuisce a formare la silhouette.

 

In questo strato inoltre, troviamo i corpuscoli di Pacini (sensibilità profonda) e di Ruffini (sensibilità termica del calore).

 

Per concludere, le funzioni della pelle riguardano:

-          Assorbimento (O2, ormoni e vitamine A ed E)

-          Rinnovamento

-          Protezione meccanica

-          Pigmentazione

-          Sensoriale

-          Termoregolatrice

-          Escretiva

-          Eliminazione delle scorie metaboliche

-          Antimicrobica ed antimicotica

-          Immunitaria

-          Attivazione della vitamina D

-          Respirazione

 

APPARATO PILO-SEBACEO

-          Ghiandole sebacee :

le ghiandole sebacee hanno struttura a grappolo e sfociano nel follicolo pilifero attraverso un piccolo canale e provvedono alla secrezione del sebo. Questa è una sostanza grassa con pH variabile tra 3 e 4. Il sebo si espande lungo il pelo lubrificandolo e penetra tra le lamelle cornee nello strato di corneo disgiunto e mescolandosi col sudore, le cellule in sfaldamento e la flora batterica che funge da barriera sulla nostra cute, forma un’emulsione che costituisce il nostro mantello idro-lipidico di protezione a pH variabile tra i 4.5 ai 6.5. ha funzioni:

-          Idratante

-          Lubrificante/emolliente

-          antimicrobica

Il funzionamento di queste ghiandole è regolato dagli ormoni sessuali, quelli androgeni ne stimolano la produzione, mentre quelli estrogeni inibiscono la produzione sebacea.

Altri elementi fondamentali sono alimentazione e stato psico-emozionale.

 

-          Follicolo pilifero:

ha struttura tubulare, si trova nel derma (per cui è vascolarizzato), è dotato, in genere, di una ghiandola sebacea e talvolta di una sudoripara il cui dotto sbuca al di sopra di quello della sebacea. Sul fondo troviamo il bulbo, la cui funzione è quella di generare il pelo. Questo si raddrizza su un muscolo erettore, costituito da un fascio di fibre muscolari lisce che contraendosi solleva la pelle fino a formare le “pelle d’oca”. Il pelo è una struttura che si sviluppa verticalmente lungo il follicolo. Il pelo è composto da 3 strutture: la cuticola (ovvero la guaina esterna), la corteccia (o parte mediana) e il midollo (o parte interna).

Nella parte mediana, o corteccia, si trova il pigmento melanico che determina il colore del pelo o del capello.

Il follicolo pilifero presenta diversi periodi di attività e di riposo:

-          Fase Anagen:  è la fase di mitosi cellulare in cui la crescita è attiva

-          Fase Catagen: fase di atrofia transitoria (involuzione) in cui il pelo staccandosi dalla matrice si trova libero nel canale

-          Fase Telogen: o fase di riposo

 

Nel passaggio dalla fase Telogen alla fase Anagen successiva intorno alla papilla originale si forma un bulbo e un nuovo capello o pelo cresce lungo il tragitto del vecchio che cade e il ciclo ricomincia nelle tre fasi. La durata di questo ciclo può variare in base alla zona in cui si trova, per il pelo si parla di 10-20 giorni, mentre per i capelli dai 2 ai 4 anni.

 

LA LUCE PULSATA A’ LA RISPOSTA!

 

La luce pulsata intensa è una tecnologia di ultima generazione che sfrutta la luce per l’epilazione progressiva permanente. Con questo metodo la luce viene emessa in modo intenso e concentrato e ne vengono controllati i tempi di emissione, il manipolo inoltre ha all’interno un cristallo detto tagliabanda  che blocca le radiazioni luminose con lunghezza d’onda inferiori ai 640 nm.

Le lunghezze d’onda superiori ai 640 nm, infatti vengono recepite dalla melanina presente nel pelo e ne causano un accumulo di energia termica che ne denatura la componente vitale del fusto fino alla regione germinativa del bulbo che, progressivamente, andrà incontro ad atrofia.

Questo è quello che viene definito il processo di Foto-termolisi selettiva.

 

Ogni quanto si esegue il trattamento?

Recenti studi hanno dimostrato che le sedute vanno fatte seguendo una cadenza di una a settimana per le prime 4 settimane e le successive a distanza di 21-28 giorni l’una dall’altra, questo perché i nostri peli si trovano in fasi di crescita diverse e l’unica in cui possiamo avere un’azione efficace è la fase Anagen del pelo, per questo le prime 4 sedute sono ravvicinate, per andare a colpire tutti i peli in quella fase. Stabilizzata la ricrescita i tempi di espulsione del pelo morto dall’infundibolo sono di circa 15-20 giorni.

 

Possono essere trattati tutti i fototipi?

No, solo dall’1 al 4.

 

Quali sono i vantaggi rispetto all’epilazione tradizionale?

Senza dubbio la fotoepilazione è un metodo innovativo che non provoca effetti secondari come ad esempio l’ostiofollicolite derivante dalla ceretta, un’altra differenza sta nel fatto che questo metodo ha risultato permanente mentre la ceretta, agendo sul singolo pelo, ha un risultato breve di epilazione, inoltre la ceretta asporta piccole porzioni epidermiche e, prendendo il Sole quindi, si può andare incontro alla formazione di macchie solari sulla cute. Con l’IPL questo non accade.

 

È definitiva?

No, nessun tipo di epilazione lo è, laser compreso. La luce mediante il contatto con la melanina del pelo, scorrendone lungo il fusto ne atrofizza il bulbo, non vi è alcuna azione a livello ormonale pertanto sbalzi ormonali come una gravidanza, la menopausa, cure ormonali o cortisoniche possono alterare l’equilibrio ormonale e spingere l’organismo a produrre nuovi bulbi piliferi. Il metodo è definito permanente in quanto a risultato ottenuto di assenza del pelo nella zona trattata ci saranno dei richiami da fare negli anni a venire.

 

Differenza tra luce pulsata e laser?

La luce pulsata presenta una lunghezza d’onda che viene definita variabile mentre il laser ne ha una definita fissa. La differenza è che l’IPL “cade” in forma conica per cui copre porzioni di pelle laterali allo spettro da cui viene emesso lo Spot e cade su più livelli di profondità, questo permette di trattare il pelo biondo e la pelle scura che il laser non tratta. Il laser inoltre lavora su 1 cm quadrato di pelle alla volta per cui è più incisivo sulla pelle, più lungo, costoso, doloroso e spesso lascia cicatrici o croste.

Quante sedute sono necessarie?

Il numero di sedute non è definibile a priori in quanto ogni zona del corpo presenta un tipo di pelo o peluria differente per colore, spessore, profondità di impianto nella cute per cui un pelo del viso sicuramente non sarà uguale ad un pelo della gamba e così via. Inoltre è da valutare il contrasto tra pelle e pelo, più il pelo è scuro rispetto alla pelle più immediato è il risultato. È da ricordare inoltre che ogni zona del corpo è soggetta ad un condizionamento ormonale differente, ad esempio viso, linea alba e l’inguine di una donna sono fortemente soggette al condizionamento ormonale mentre ad esempio ascelle e gambe ne risentono meno.

 

Bisogna radersi prima del trattamento?

No, per eseguire un trattamento efficace il pelo deve essere lungo tra i 2 e i 4 mm per avere un corretto assorbimento della luce.

 

Si possono trattare tutte le zone del corpo?

Si dove la cute è integra, ad eccezione di mucose e pseudo-mucose.

 

È pericoloso?

No. La quantità di luce assorbita dalla pelle è minima, la maggior parte della luce viene assorbita dai peli o respinta dalla pelle stessa in quanto il colore chiaro respinge la luce.

 

Fa male?

No è una tecnica che mediante l’innovativo sistema di raffreddamento ad acqua fa scendere a -4° C la temperatura dello spettro del manipolo per cui quando viene appoggiato alla pelle si ha un effetto di lieve anestesia da freddo e il conseguente impulso si sente meno caldo. Inoltre le apparecchiature di ultima generazione hanno la possibilità di calibrare l’impulso frammentandolo in millisecondi di permanenza gestendo il TRT (tempo di rilascio termico) per permettere di assorbire tutto l’impulso e alla pelle di rilasciare il calore in eccesso garantendo un trattamento personalizzato in ogni zona del corpo. In definitiva si sente pizzicare ma non è doloroso.

 

Possono accedere tutti al trattamento?

No, ci sono casi in cui non si può essere trattati con la luce pulsata:

-          In stato di gravidanza o allattamento

-          in caso di trattamento di radio/chemioterapia entro 5 anni dall’ultima seduta

-          in caso di operazione di tumore o melanoma entro 5 anni

-          casi di psoriasi, vitiligine, dermatite la zona non viene trattata

-          formazione frequente di cheloidi

-          fototipi 5-6

-          epilessia

-          tatuaggi

 

Casi da valutare:

-          ovaio policistico

-          squilibri ormonali

-          ipertricosi/irsutismo

-          iniezioni o filler di botox/acido jaluronico

-          uso di acidi glicolico/retinoico

-          uso di farmaci ad azione fotosensibilizzante.

 

Felicia Sabau

 

 

 


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