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COS'E' LA CELLULITE. COMBATTERE E CURARE LA CELLULITE. Origini della cellulite.

 

Combattere la celluliteSiamo sinceri: la cellulite è la fissazione di tantissime donne. Se ne parla tanto, forse troppo, con opinioni spesso contrastanti. Ad esempio c’è chi afferma che sia solo un problema di grasso in eccesso e chi invece la considera una vera e propria patologia; esiste un grosso business che ruota intorno a cure miracolose, a tecniche particolari e a intrugli misteriosi. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza. Innanzi tutto non sembra molto convincente la teoria che la cellulite sia dovuta solo al grasso in esubero, poiché esistono molte donne magre con tale problema, anche se non si può negare che la donna, anche se magra, tende per questioni ormonali ad accumulare subito le eventuali calorie in esuberanza come depositi di grasso nei glutei e nelle cosce.

Vediamo le cause che possono portare alla formazione della cellulite. Sono parecchie (spesso concorrono insieme a renderla difficile da risolvere):

  • errate abitudini alimentari (diete ipercaloriche, troppi grassi, eccesso di sodio, pasti sregolati, poca frutta e verdura fresca),

  • mancanza di esercizio (pochi muscoli coincidono con un metabolismo molto lento e con poca tonicità),

  • sbalzi del peso corporeo (l’effetto yo yo dovuto a diete squinternate fai da te),

  • cattiva circolazione (microcircolazione capillare insufficiente),

  • drenaggio linfatico inefficace (scarsi ricambi nutritivi e di ossigeno, difficoltà ad eliminare le tossine e a ridurre gli edemi),

  • deposito di grasso in eccesso,

  • ritenzione idrica, 

  • predisposizione genetica familiare,

  • sovrappeso infantile/adolescenziale,

  • pelle poco elastica o comunque poco sana,

  • stress (può condizionare le ghiandole surrenali e la pelle, oltre che a poter indurre ad eccedere col cibo).

 

COME E' NATA LA CELLULITE. Origini storiche della cellulite.

Un breve percorso storico della cellulite:

dunque, nell'ottocento il mal-du-siècle era la tubercolosi. Gli antibiotici l'hanno avuta vinta. Nel novecento purtroppo si è avuto il boom dei tumori (definita anche la malattia della "modernità"), per molti dei quali ci sono comunque delle ottime cure oggi.
Ma la piaga del terzo millennio - fortunatamente non mortale - è la cellulite. La più fastidiosa di tutte, soprattutto per un motivo: non è una malattia. E quindi non è possibile trovarle una cura.

La cellulite non è una patologia della donna; è, in larga misura, un elemento della sua fisiologia. E’ un carattere sessuale secondario femminile, legato agli ormoni sessuali che ciascuna donna produce. Quegli stessi ormoni responsabili anche della forma del seno, dei fianchi e dei glutei.
Per questo motivo, fino a qualche tempo fa la cellulite veniva giustamente considerata uno degli elementi della femminilità. Contro di essa non c’era perciò niente da dire.

Poi qualcosa è cambiato. Anzi, qualcuno; la donna. La moda le ha imposto misure sempre più lontane da quelle care a Rubens e a Botticelli, La donna della pubblicità non è una donna matura, e nemmeno giovane: è addirittura un’adolescente. Anzi: una pre-adolescente.
Il Mito inseguito dalla moda – e, in seguito,dalle donne che vi si appiattiscono – è il mito dell’eterna giovinezza. Un modello assolutamente sbagliato utilizzato scorrettamente dai pubblicitari. D’accordo, la vecchiaia non è certamente il periodo di bellezza maggiore, ma proporre come modello la riconquista della fanciullezza perdere di vista la realtà.

E i tempi attuali insegnano male: le donne devono apparire giovani a tutti i costi, e così appaiono: al cinema, in televisione, sui giornali.

Di recente una famosa attrice ha dichiarato: “Guardate che noi non siamo come ci vedete. Nelle foto e nelle riprese che ci fanno c’è un trucco: il ritocco. I nostri grandi e piccoli difetti vengono semplicemente eliminati con accorgimenti tecnici”. Risultato: nessuno, com’era prevedibile.
Perciò, via sempre più libera alla chirurgia del seno e a tutti tipi di lifting. Le rughe vanno spianate, i seni e i culi rialzati, la pelle tirata e rigenerata.
Cosa c’entra in tutto questo la cellulite? Niente. Perché le ragazzine, a cui queste donne rifatte vogliono rifarsi, la cellulite non ce l’’hanno. Perdere la cellulite vuol dire perciò (ri)acquistare la giovinezza.
L’assenza di cellulite è un segnale di gioventù, ma non solo: è anche un segnale di mascolinità. Poiché dipende dalla produzione degli ormoni sessuali femminili, gli uomini di cellulite non ne hanno. La donna priva(ta) della cellulite perde perciò un po’ della sua femminilità. E questo all’uomo poi non è che piaccia tanto. Almeno fino a quando il modello femminile oggi imperante non avrà soppiantato quello ancestrale, che vedeva nel fianco largo, nel seno abbondante e nella cellulite ad essi collegata una promessa di fecondità e di femminilissima sensualità.

Molte donne odiano la cellulite perchè la fanno sentire brutta e vecchia, cos' fanno di tutto per eliminarla (o per nasconderla), anche quando il proprio uomo (quello a cui si vuole piacere)  dice, o fa capire “mi piaci così…” Sembra un paradosso, ma non lo è: l’uomo risponde all’equazione cellulite=femminilità, mentre la donna risponde allo specchio, che non le rimanda l’immagine della donna-bambina (ragazzina) che le si chiede (e che lei si chiede) di essere.
I guasti che il modello bellezza=assenza di cellulite può creare sulla psiche delle donne sono inimmaginabili: dalla depressione, alla nevrosi, alla sindrome di Munchausen (abuso di tecniche chirurgiche per eliminare le parti del corpo che non ci piacciono).

Sono gli stessi danni provocati dal modello di bellezza efebica portato in giro dalle modelle-deportato. La differenza è che mentre l’anoressia colpisce le adolescenti vere, la fobia della cellulite colpisce le donne dai venticinque anni in su (le aspiranti adolescenti), che sono molte di più.
Per cui il problema è in pratica lo stesso. Ma mentre qualche voce, più o meno ipocrita, si è levata contro la taglia 40 nelle sfilate di moda, la cellulite continua ad avere un fortissima taglia sulla vita. E sui fianchi. Perciò risulta evidente che chi sarà in grado di debellare la cellulite diventerà ricchissimo.
Lo hanno capito perfettamente le industrie di prodotti di bellezza, che ricchissime lo sono già diventate non già per aver sconfitto la cellulite, ma per il semplice fatto di provare a combatterla.

 

 

 


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